Valentina OLIVERI

Ricercatore di CHIMICA GENERALE E INORGANICA [CHIM/03]

Valentina Oliveri ha conseguito la laurea in Chimica Biomolecolare e il dottorato di ricerca in Scienze Chimiche con lode presso l'Università degli Studi di Catania. Nel 2017 ha ottenuto l'Abilitazione Scientifica Nazionale a professore di seconda fascia per il settore concorsuale 03/B1 (Chimica Generale ed Inorganica, Chim-03). Nel triennio 2018-2021 è stata RTDa presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, dove è attualmente RTDb.

Nel 2018, ha ricevuto il premio Italfarmaco-De Santis conferitole dalla SCI per i suoi studi nel campo della chimica dei sistemi biologici.

 

21/12/2023

Carriera Accademica e Formazione

  • Ricercatore Universitario (RTDb) (S.S.D. Chim-03, dal 2021), Università degli Studi di Catania;
  • Ricercatore Universitario (RTDa, 2018-2021) (S.S.D. Chim-03), Università degli Studi di Catania;
  • Abilitazione Scientifica Nazionale (dal 2017) a Professore Associato nel settore 03/B1;
  • Abilitazione Scientifica Nazionale (dal 2017) a Professore Associato nel settore 03/B2;
  • Postdoc (2014-2018), Consorzio Interuniversitario di Ricerca in Chimica dei Metalli nei Sistemi Biologici e Università degli Studi di Catania.
  • Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche con lode (2014);
  • Visiting PhD student (2012), University of Sussex (UK);
  • Visiting PhD student (2012), LEBSC presso il dipartimento di Chimica G. Ciamician, Università di Bologna;

Attività Didattica

  • Insegnamenti di "Chimica Generale e Inorganica", “Chimica Generale ed Inorganica con Elementi di Chimica Organica”, “Chimica Generale ed Inorganica M-Z”, “laboratorio di Chimica Inorganica II”, “Chimica Generale”,  "Altre attività, Laboratori professionali",  “Progettazione e potenzialità di sistemi drug-delivery a base di glicoconiugati”, tenuti nei corsi in Scienze Biologiche, Scienze geologiche, Biotecnologie, Chimica, Chimica Industriale, Scienze e Tecnologie Alimentari, Formazione di competenze e professionalità per lo Sviluppo di Micro e nano-tecnologie innovative in ambito Healthcare: biosensori e sistemi per drug delivery (Università degli Studi di Catania).
  • Relatore di oltre 15 tesi nell’ambito dei corsi di laurea triennale in Chimica, di laurea magistrale in Chimica Biomolecolare e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.

Progetti di Ricerca

  • PRIN 2022
  • Ruolo svolto: Responsabile di Unità e Substitute Principal Investigator 
  • Titolo: New mEtal-baSed agenTs against Orphan tumoRs (NESTOR) 
  • Settore: PE5; Periodo di attività: 24 mesi.
  • Finalità del progetto: NESTOR intende esplorare nuovi agenti a base di METalli (METs) per la cura dei pazienti affetti da tumori rari, come il carcinoma pancreatico ductale adenocarcinoma (PDAC) e il cancro al seno triplo-negativo (TNBC). Il progetto mira a combinare strategie antineoplastiche chimiche e mirate in un'unica entità farmacologica per eliminare le cellule staminali cancerose (CSC), con l'obiettivo di fornire una prova di concetto preclinica e sviluppare futuri farmaci per il trattamento di tumori rari, attraverso una collaborazione interdisciplinare tra chimici inorganici e biologi.
  • PO Traiettoria 4 
  • Ruolo svolto: Componente di Unità del Dipartimento di Scienze Chimiche (DSC)
  • Titolo: RIPOSIZONAMENTO DI FARMACI NELLE MALATTIE NEUROLOGICHE RARE DEL SISTEMA NERVOSO IN ETA’ PEDIATRICA 
  • Periodo di attività: 48 mesi.
  • Finalità del progetto: L’obiettivo del progetto è quello di intraprendere un percorso multi-strategico di riposizionamento di farmaci già presenti sul mercato applicandoli ad un gruppo di malattie rare che rappresentano, attualmente, le entità nosologiche più difficili da diagnosticare ed in assoluto quelle con minori possibilità terapeutiche sinora: le atassie pediatriche.
  • PRIN PNRR
  • Ruolo svolto: Responsabile di Unità e Substitute Principal Investigator 
  • Titolo: 3D Printed VOC sensors based on cyclodextrins for indoor air quality Evaluation (3DVOCE)
  • Settore: PE5; Periodo di attività: 24 mesi.
  • Finalità del progetto: 3DVOCE mira allo sviluppo di un sensore altamente sensibile e di facile lettura con risposta ottica per la valutazione della qualità dell'aria interna (IAQ). Il dispositivo sarà basato su una piattaforma polimerica stampata in 3D che incorpora sistemi gas-sensibili e selettivi per la rilevazione di composti organici volatili (VOC).
  • Piano della Ricerca di Ateneo 2020-2022-Linea 3 Starting Grant
  • Ruolo svolto: Coordinatore del progetto (Principal Investigator)
  • Titolo: Targeting selettivo di cellule tumorali mediante ionofori di rame (SELECTION) Periodo di attività: 24 mesi.
  • Finalità del progetto: Le terapie tradizionali per la cura del cancro hanno il grosso limite di non essere selettive verso le cellule tumorali causando perciò severi effetti collaterali. Inoltre, alcuni tumori stanno sviluppando dei meccanismi di resistenza che gli permettono di sopravvivere ai trattamenti. Lo sviluppo di nuovi agenti terapeutici quindi mira ad aumentare la selettività dei farmaci tumorali e a superare i meccanismi di resistenza. Alcuni ionofori di rame hanno mostrato interessanti caratteristiche in tal senso, ma la loro selettività è risultata parziale. Tuttavia, la selettività di questi ionofori potrebbe essere aumentata, funzionalizzandoli opportunamente. Scopo di questo progetto di ricerca è sintetizzare e caratterizzare dei sistemi (proionofori) che possono essere attivati preferenzialmente nei tessuti tumorali, inducendo la morte delle cellule tumorali attraverso un meccanismo mediato dagli ioni rame. Un proionoforo selezionato verrà valutato biologicamente in sinergia con il CNR.

Pubblicazioni 

  • Autore di più di 50 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali peer-reviewed;
  • Autore di 4 atti di convegno apparsi su riviste dotate di codice ISSN o ISBN e 2 capitoli in libro (Elsevier) e 48 contributi presentati nel corso di congressi nazionali ed internazionali.
  • Contributi a congressi nazionali e internazionali: 60+
  • Numero di citazioni (Scopus): 1380+ 
  • h-index (Scopus): 23
  • L’articolo più citato (Scopus): 210+ 

Premi e Riconoscimenti

  • Premio “Gastone De Santis” edizione 2018 rivolto ai ricercatori under 35 nell’ambito della chimica dei sistemi biologici.
  • Premio Miglior Poster Dalton Transactions (ISSN 1477-9226, IF 4.174) nell’ambito del convegno “46th National Conference on Inorganic Chemistry” (2018).
  • Outstanding Reviewer Award per la rivista Chemical Communications nell’anno 2018 (RSC Publishing), ISSN 1359-7345, IF 6.222.
  • SBIC Travel Grant assegnato dal comitato scientifico del congresso Eurobic13 (2016).
  • Hot paper and Highly cited paper: Source: Web of Science “Oliveri, V. (2022). Frontiers in molecular biosciences, DOI: 10.3389/fmolb.2022.841814” 
  • 4 Cover su riviste a diffusione internazionale (ChemMedChem, Chemistry-A European Journal, Dalton Transactions)

Attività Editoriale e di Referaggio (Publons- H-8601-2016)

  • Associate editor per la rivista internazionale "Frontiers in Molecular Biosciences" (ISSN 2296-889X, IF: 6.113).
  • Guest editor di un numero speciale della rivista “International Journal of Molecular Sciences” (ISSN 1422-0067, IF: 5.924) intitolato
  • Guest editor di un numero speciale della rivista “Molecules” (ISSN 1420-3049, IF: 4.411) intitolato “Recent Advances in Understanding and Treating Amyloidosis”.
  • Topic editor per la rivista “International Journal of Molecular Sciences” (ISSN 1422-0067, IF: 5.924), sezione: "Molecular Pathology, Diagnostics, and Therapeutics".
  • Guest editor di un numero speciale della rivista “International Journal of Molecular Sciences” (ISSN 1422-0067, IF: 5.924) intitolato "Glycoconjugates: Challenges and Opportunities".
  • Grant Reviewer per Parkinson’s UK, istituto di beneficienza e ricerca nella lotta contro il morbo di Parkinson del Regno Unito.
  • Grant Reviewer per l’Agenzia Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo (ANID) del Ministero della Scienza, Tecnologia, Conoscenza e Innovazione del Cile, nell’ambito del finanziamento “2024 Regular Fondecyt National Projects Competition.”
  • Grant Reviewer per National Science Centre of Poland (Programmi di finanziamento: Sonata-18 e Preludium-21), ente nazionale per il finanziamento della ricerca scientifica in Polonia.
  • Grant Reviewer per Fonds zur Forderung der wissenschaftlichen Forschung, FWF, (Fondo Austriaco per la Scienza, organizzazione principale per il finanziamento della ricerca di base in Austria.
  • Reviewer per 33 riviste scientifiche internazionali (Dalton Transactions, Chemical Communications, Nature Communications, etc)
  • Reviews verified: 150+ dal 2016

Principali Tematiche di Ricerca

  • Cuproptosi;
  • Ionofori di rame e zinco con attività antiproliferativa e antimicrobica;
  • Sistemi a base metallica per il trattamento di tumori,
  • Sistemi chelanti con attività antiossidante e antiaggregante;
  • Nanocristalli per il Drug delivery in oncoterapia;
  • Inibitori dell'aggregazione amiloidea.
  • Aggregazione di proteine in ambito neurodegenerativo;
  • Biomolecole e nanoparticelle a base di ciclodestrine con applicazioni in ambito biologico.
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Anno accademico 2021/2022


Anno accademico 2020/2021


Anno accademico 2019/2020


Anno accademico 2018/2019


Anno accademico 2017/2018
  • DIPARTIMENTO DI AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE E AMBIENTE (Di3A)
    Corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari - 1° anno
    CHIMICA GENERALE

Tematiche di ricerca

a) Ionofori di ioni metallici, quali rame e zinco, con attività antiproliferativa

Il carattere multifattoriale del cancro, probabile causa dell'insuccesso dei farmaci classici basati sul concetto “single-drug-single target”, ha indirizzato la ricerca verso l'identificazione di singole molecole in grado di modulare i diversi target biologici alterati secondo la teoria definita dall’espressione “Multi-Target-Directed Ligands”. Nota quindi la correlazione tra cancro, disomeostasi dei metalli, e stress ossidativo, l’attività di ricerca è stata mirata alla progettazione, e sintesi di nuovi ionofori glicococoniugati e alla loro valutazione come agenti chelanti, antitumorali e antiossidanti. Le biomolecole glucosio, galattosio e trealosio sono state funzionalizzate con ionofori di ioni metallici quali ditiocarbammati e idrossichinoline. In particolare, la glicosilazione di determinate molecole in specifiche posizioni può conferire loro la caratteristica di profarmaci mirati ovvero razionalmente progettati per esercitare il loro effetto farmacologico in particolari organi o tessuti. La glicosilazione contribuisce a migliorare le proprietà chimico-fisiche e farmacocinetiche delle molecole, influenzandone la solubilità, la biodisponibilità, la tossicità e talvolta il meccanismo di azione. A questo scopo, la porzione farmacoforica dell’8-idrossichinolina è stata glicosilata con glucosio o galattosio in modo da mascherare il sito di legame del metallo delle 8-idrossichinoline e rendere quindi il sistema un profarmaco, che deve essere soggetto ad idrolisi da parte delle glicosidasi per liberare la molecola bioattiva. Inoltre, la porzione glucosidica costituisce anche l’elemento direzionante per i tessuti tumorali, sfruttando l’avidità delle cellule tumorali per il glucosio e quindi la conseguente sovraespressione dei trasportatori e degli enzimi coinvolti nel suo metabolismo. L’ unità saccaridica, infatti, permette l’“uptake” selettivo e/o preferenziale da parte delle cellule tumorali mentre le unità chelanti determinano l’azione apoptotica sulle cellule tumorali.

b) Agenti chelanti di ioni metallici con attività antiossidante, e antiaggregante

Attività di ricerca mirata alla progettazione e sintesi di nuovi ionofori e chelanti di ioni metallici coinvolti nell’eziologia di malattie neurodegenerative caratterizzate da disturbi della memoria a breve e a lungo termine. Ionofori e chelanti sono stati coniugati a molecole di interesse biologico che possano mascherarne la tossicità e quindi ridurne la chelazione sistemica e/o indirizzarli a specifici bersagli. In particolare, biomolecole quali ciclodestrine (oligosaccaridi ciclici), trealosio (disaccaride non-riducente) e biotina (vitamina idrosolubile) sono state opportunamente funzionalizzate per implementare le loro proprietà chimiche e biologiche allo scopo di ottenere efficienti sistemi chelanti, antiossidanti e antiaggreganti. Approfonditi studi sperimentali, spesso razionalizzati sulla base di studi computazionali, sono stati condotti per valutare questi sistemi come inibitori dell’aggregazione di proteine amiloidi come β-amiloide (Aβ) e α-sinucleina. Queste proteine sono rispettivamente coinvolte nelle patologie di Alzheimer e Parkinson. Individuare sistemi multifunzionali che siano in grado di intervenire su più punti chiave di queste malattie multifattoriali costituisce un obiettivo cardine nel panorama internazionale della ricerca di questi ultimi anni. Alcune delle biomolecole studiate hanno rivelato la capacità di interferire con l’aggregazione proteica, abilità antiossidante per combattere lo stress ossidativo che caratterizza le patologie neurodegenerative e infine grazie alle loro capacità di legare ioni metallici possono intervenire anche sulla disomeostasi dei metalli. In parallelo, sono stati studiati e valutati biomateriali ovvero polimeri di ciclodestrine, risultando ottimi inibitori dell’aggregazione di Aβ. Polimeri ed oligomeri di ciclodestrine hanno mostrato un’azione sinergica nell’inibire l’aggregazione di tale peptide quando confrontati ai rispettivi monomeri nelle medesime condizioni. Specialmente, quando i polimeri di ciclodestrine sono stati coniuganti con alcune unità chelanti aromatiche come le 8-idrossichinoline.

c) Biomolecole e biomateriali a base di ciclodestrine per il “drug delivery”

Coniugati di ciclodestrine e folato sono stati impiegati come seconda sfera di coordinazione per includere e quindi rilasciare farmaci antitumorali a base di platino. In particolare, il folato guida selettivamente l’ingresso del farmaco nelle cellule tumorali poiché i recettori del folato sono sovraespressi in alcuni tumori. Questo sistema delinea un approccio che minimizzerebbe gli effetti collaterali legati alla chemioterapia tradizionale, massimizzando l’efficacia terapeutica. Inoltre, biomateriali di dimensioni nanometriche quali nanoparticelle polimeriche a base di ciclodestrine, nanoparticelle d’oro e nanoparticelle magnetiche di ferrite ricoperte con biomolecole di natura proteica (streptavidina) o saccaridica (ciclodestrine) sono stati progettati e studiati per il trasporto di farmaci antitumorali. Questi sistemi hanno una elevata biocompatibilità e la possibilità di caricare e rilasciare farmaci idrofobici grazie alla presenza della cavità della ciclodestrina.