CHIMICA ORGANICA II E LABORATORIO M - Z

Anno accademico 2017/2018 - 2° anno
Docenti Crediti: 12
SSD: CHIM/06 - CHIMICA ORGANICA
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 181 di studio individuale, 35 di lezione frontale, 12 di esercitazione, 72 di laboratorio
Semestre:

Obiettivi formativi

  • MODULO 1

    Il corso si propone di sviluppare negli studenti, attraverso l'analisi dei meccanismi di reazioni più comuni, la capacità di correlare le proprietà e la reattività delle molecole organiche, incluse alcune classi di biomolecole come acidi grassi, amminoacidi e peptidi, carboidrati.


Prerequisiti richiesti

  • MODULO 1

    Aver fraquentato il corso di Chimica Organica I


Frequenza lezioni

  • MODULO 1

    Obbligatoria


Contenuti del corso

  • MODULO 1

    Riepilogo delle classi di reazioni organiche più comuni. Idrocarburi aromatici e sostituzioni elettrofile aromatiche. Sostituzioni nucleofile aromatiche. Fenoli. Reazioni pericicliche. Reazioni di carbanioni come nucleofili: esempi di applicazioni sintetiche. Composti bifunzionali. Lipidi. Carboidrati. Ammino-acidi e proteine. Composti eterociclici aromatici: eterocicli pentatomici, piridina, sistemi benzocondensati e sistemi misti. Basi puriniche e pirimidiniche. Acidi nucleici (cenni).


Testi di riferimento

  • MODULO 1

    Chimica Organica; Brown/Foote/Iverson/Anslyn; Edises 5ed.

    Appunti delle lezioni (forniti dal docente)


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

  • MODULO 1

    Esame orale


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

  • MODULO 1

    1. Spiegare la reazione di Sostituzione nucleofila aromatica nei suoi due possibili meccanismi di eliminazione-addizione e di addizione-eliminazione.

    2. Spegare il meccanismo della condensazione di Claisen mettendo in evidenza le differenze con la reazione di condensazione aldolica.

    3. Esporre quali sono le principali differenze tra eterociclici elettronricchi ed elettronpoveri mettendo in evidenza come queste diverse caratteristiche influenzino la reattività nei confronti delle reazioni di sostituzione elettrofila aromatica.

    4. Spiegare il fenomeno della mutarotazione nei carboidrati.