Davide Deodato

Dottorando
Dottorato in Scienze Chimiche - XL ciclo
Tutor: Giuseppe GRASSO

Davide Deodato è nato a Catania nel 1999. Si è laureato in Chimica nel 2022 all’Università degli Studi di Catania discutendo una tesi incentrata sul sensing di esplosivi usando array fluorescenti, elaborata sotto la supervisione del prof. Giuseppe Trusso Sfrazzetto. Durante il corso della laurea magistrale in Scienze Chimiche (Curriculum Chimica Organica e Bioorganica), Davide ha svolto un tirocinio all’estero presso l’ICIQ (ES), nel gruppo del prof. Pablo Ballester, migliorando così le sue abilità in ambito sintetico. Si è laureato nel 2024 con una tesi dal titolo ““Design and Synthesis of Macrocyclic Fluorescent Cavitands for Sensing Applications” continuando il suo lavoro con il prof. Trusso Sfrazzetto. Oggi Davide è dottorando presso l’Università degli Studi di Catania sotto la supervisione del prof. Giuseppe Grasso e del Dr. Danilo Milardi e lavora in collaborazione con il CNR-IC (Consiglio Nazionale Ricerche – Istituto di Cristallografia) sul progetto “Caratteristiche chimiche e funzioni biologiche dell’Optineurina e il suo coinvolgimento in glaucoma e altre patologie neurodegenerative” spostando la sua attenzione dal settore organico verso lo studio di proteine e malattie conformazionali. 

[04/04/2025]

Titolo tesi: Caratteristiche chimiche e funzioni biologiche dell’Optineurina e il suo coinvolgimento in glaucoma e altre patologie neurodegenerative

Parole chiaveOptineurina, Malattie Neurodegenerative, Amiloidosi, Misfolding proteico, SPR 

Abstract: L’optineurina è una proteina citosolica la cui disomeostasi porta a gravi conseguenze per la salute oculare come l’insorgenza del glaucoma. Al fine di investigare le sue caratteristiche chimiche e la loro correlazione con le proprietà biomolecolari, l’attività prevede l’utilizzo di tecniche quali SPR, DLS, CD e saggio ThT per analizzare le conformazioni e l’oligomerizzazione dell’intera proteina e di peptidi modello. Ulteriore oggetto di studio saranno le interazioni con metalli e proteine amiloidi al fine di verificarne la capacità di influire sui fenomeni di aggregazione. 

 

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